Non chiamate mai i vostri figli "Amore" o simili, almeno all'anagrafe, non per semplice affetto. Sappiate che è come condannarli. Io mi chiamo "Amore" in russo e sono condannata a scegliere sempre le persone sbagliate, dare troppo, rendermene conto troppo tardi, stare male e pentirmi di tutto fino alla fine dei miei giorni. In realtà sviluppi un certo senso per queste cose, ma lo ignori perché è più facile zittirlo piuttosto che assecondarlo, perché ti chiami Amore. Il talento di fare le scelte sbagliate non mi delude mai però. Allora ti tocca stilare una lista di tutti i punti negativi della persona che ti sta facendo passare il momento peggiore della tua vita (ed ogni volta è peggio, ovviamente, bambini badate bene!) ed improvvisamente ti rendi conto che forse non ne valeva poi così tanto la pena. E allora cosa te ne fai poi dei ricordi, dei messaggi WhatsApp salvati con la stellina, dei messaggi vocali salvati per risentirlo quando ti m...
Ho sempre adorato scrivere. Perché mai ho smesso ad un certo punto nella mia vita? Ho sempre sentito la necessità di mettere per iscritto i pensieri per darci un ordine, almeno apparente, e suddividerli per categorie, un po' come quando riordini la stanza. Se la tua camera è in disordine, la tua mente è in subbuglio. E se la tua mente è sottosopra, la tua vita è un gran casino. Ultimamente però noto una certa tendenza a farmi coinvolgere in vari casini; sembro trovarci un certo gusto, una scossa di vita. Ma sapete, non sempre si ha l'umore per scrivere. O il tempo, o le condizioni, o la musica giusta. Ci sono cose che puoi dire, altre che è meglio nascondere e tenerle per te, non perché ce se ne vergogna ma perché si ha la paura di essere fraintesi. Non sempre si riesce a trasmettere esattamente quello che si vuole comunicare. Io voglio ricominciare nonostante tutto questo. E ricomincio dopo aver realizzato il sogno più grande della mia vita, motivo per cui questo blog prende ...